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scialpinismo a Palon de la Mare, Gruppo Ortles Cevedale

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Grande  escursione primaverile con sci o racchette da neve sul Palon de La Mare, m.3703, tra i colossi del Cevedale, settoreTrentino, a nord della  Valle di Pejo. Itinerario  in ambiente glaciale non troppo lungo in salita  se si utilizza la funivia di Pejo per la  Valle della Mite, m.3000, normalmente in funzione sino alla prima decade di aprile.  Abbisogna di neve assestata e attrezzatura da ghiacciaio con ramponi e picozza. ( uso necessario solo in certe condizioni di neve). La discesa può
avvenire per l’itinerario di salita (poco sciabile il crinale di nord ovest in certe condizioni di neve) scendendo poi a Pejo per le piste da sci oppure, molto più interessante, lungo la Vedretta della Mare sino a Malga Mare, o, ancora più appagante lungo la Vedretta Rossa (di seguito descritta), in questi ultimi due casi  però bisogna apprestare una seconda autovettura per ritornare a Pejo.  Per questa escursione va scelto il momento propizio (funzionamento impianti e transitabilità strada per Malga Mare)
Itinerario:  Dalla stazione a monte della Funivia si segue per un breve tratto la pista di discesa e poi alla prima curva a destra  si prosegue diritti, direzione nord est, tagliando diagonalmente  il fianco sud di Punta Taviela  per circa trecento  metri sino a raggiungere un  tratto poco pendente al centro della Valle della Mite. Qui gli scialpinisti dovranno mettere le pelli  e iniziare a risalire la valle in direzione  nord ovest puntando ad una insellatura tra la  dorsale est di Punta Taviela e il Colle del Vioz, tenendosi sulla destra della valle in salita, a ridosso del Col del Vioz e risalendone il versante ovest superando alcuni speroni rocciosi.  Man mano che ci si avvicina alla sella la pendenza si fa sempre più sostenuta, ma si procede  abbastanza bene  per  un lungo diagonale nell’ultimo tratto.  Dopo circa un’ora dalla partenza si raggiunge lo spartiacque tra la Val della Mite e l’imponente ghiacciaio dei Forni:  grandioso il panorama verso nord con le Cime dei Forni, la vicina Pala di San Matteo, Il Monte Confinale, La Cima della Manzina e  naturalmente verso nord est il Palon de la Mare.
Si procede ora in direzione nord tagliando la relativamente piana  Vedretta dei Forni dirigendosi verso l’antistante Palon de la Mare.  
Giunti in prossimità della dorsale  sud-ovest  si punta alla cresta percorrendo  un ampio e ripido  fianco con una deviazione a sinistra, ovest. Dopo circa un’ora e con una pendenza accentuata si arriva sulla dorsale sud-ovest del Palon de la Mare a quota 3480 circa.
Si risale per il filo di cresta  con alcuni tratti iniziali  rocciosi e assai ripidi,  dove è necessario togliere gli sci  e se occorre calzare i ramponi.  Segue un tratto intermedio “di respiro”. Più in alto, la pendenza è sempre sostenuta ma gli spazi sono più ampi. Il crinale è sovente battuto dal vento e spesso la neve scarseggia. Dopo circa tre ore dala partenza si guadagna la fantastica cima, superfluo menzionare  l’eccezionale panorama sulle vicine Cime del Gruppo Ortles Cevedale e sul mondo glaciale circostante.
Discesa: per la via di salita, via  necessaria se non si dispone di due autovetture, impegnativa nel primo tratto  e con un tratto in falsopiano nel traverso del ghiacciaio dei Forni.
Varianti in salita  discesa: a) lungo l’itinerario normale di salita  per la Vedretta  de la Mare e la Val Venezia partendo da Malga Mare e  passando sotto il Rifugio Larcher. Bellissimo e lungo Itinerario di  contenuta difficoltà.
b) lungo la Vedretta  Rossa con destinazione (o punto di partenza) Malga Mare. Dalla cima si segue la poco inclinata  dorsale nord, dalla parte opposta a quella di salita da Val della Mite.  Arrivati    ad una ampia insellatura  si gira a destra scendendo per un ripidissimo ma aperto versante in direzione sud-est, avendo sulla destra  il Vioz e sulla sinistra  il blocco roccioso  Catena Rossa e  Dosso Venezia. Il primo tratto di discesa sino a quota 2800 circa è veramente entusiasmante sia per  la continuità dei  ripidi pendii che per la loro  ampiezza. L’itinerario prosegue  in direzione
est lungo un vallone ora molto meno inclinato sino a quota 2300 metri dove ci si  immette in uno stretto e ripido canalone che letteralmente “precipita” sulla piana di Malga Mare. (questo tratto è da considerarsi il più impegnativo e in ogni caso comporta  molta prudenza specie in caso di neve ghiacciata).
Percorso Stradale:  dall’uscita autostradale di San Michele, A 22, si prende per la SS 43 per la Valle di Non e poi  a Mostzzolo la ss 42 per la Val di Sole percorrendola sino al bivio per la Val di Pejo e sino a Cogolo da dove parte l’impianto.  Circa 63 KM da Pejo.  Per Malga Mare a Cogolo si gira a destra e si segue una ripida e stretta strada per circa 8 KM. (strada percorribile solo a primavera inoltrata).

Dati Salienti:
Destinazione:    Palon de la Mare, m.3703
Valle principale: Val di Pejo
Gruppo Montuoso:         Cevedale
Paese di partenza:         Cogolo di Pejo
località di parcheggio:    presso la Funivia Pejo 3000.
condizioni viabilità accesso:       normalmente percorribile
condizioni di parcheggio:           buone
quota partenza: Metri 3000
quota arrivo:    3703 m.
dislivello salita: 753  metri.
dislivello discesa:          1723 m. (discesa a Malga Mare)
quota massima: m.3703
Lunghezza percorso:     -
esposizione prevalente: sud, est
tempo medio di salita:   ore 2,30 – 3 (con funivia), Ore 5 – 5,30 da Malga Mare per la Val Venezia
difficoltà sciistiche:        BSA  (MSA per la Vedretta de La Mare)
difficoltà alpinistiche:     medie.
punti critici per slavine   Percorso che presuppone neve assestata.
attrezzatura  necessaria normale attrezzatura sci alpinismo + ramponi e piccozza.
periodo effettuazione      metà aprile- maggio
adatto a ciaspole ?        Si, con andata e ritorno da Funivia condizioni di  trasformazione neve permettendo.
varianti in discesa:        Vedi descrizione
problemi di orientamento:          -
Cartine: Lagiralpina, foglio nr 17, 1/25000, Kompass foglio 095, 1/25000.
info turistiche:   Azienda per il Turismo Val di Sole. Tel 0463-901280
meteo e valanghe:        Meteo Bolzano    Meteotrentino. Aineva.
punti appoggio intermedi:          Rifugio Larcher (verificare apertura) in caso discesa per la Val Venezia
Note: la mappa tracciata è del tutto indicativa. Saranno le condizioni del terreno e della neve a consigliare dopo le opportune valutazioni la via migliore da seguire. Si prega di segnalare imperfezioni ed errori al seguente indirizzo: info@veramontagna.it
Scala di difficoltà:
MS: Medio sciatore, BS: buon sciatore, OS: ottimo sciatore;MSA: medio sciatore alpinista. Presuppone il superamento di pendii non troppo scoscesi e le difficoltà alpinistiche contenute
BSA: le pendenze sono maggiori, possono arrivare ai 30°-35°su pendii a volte esposti, talvolta  può essere necessario l'uso di corda piccozza ramponi per attraversare ghiacciai, canalini o creste esposte.
OSA: accentuazione delle pendenze sino ai 40°, 45°, difficoltà alpinistiche sostenute.

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